Aurora Maniscalco morta a Vienna nuova indagine anche in Austria sulla hostess La rabbia nel quartiere | Nessuno ha mai creduto al suicidio
Sono state riaperte le indagini sulla morte di Aurora Maniscalco. La hostess 29enne di origine palermitana è morta nella notte tra il 21 e il 22 giugno a Vienna, dopo essere precipitata dal terzo piano del suo appartamento. Proprio lì dove abitava con il fidanzato, sulla Universumstrasse, alcuni residenti hanno scritto con bombolette spray, sui muri del palazzo “Stop Femizide”, stop femminicidio. La procura ha dunque deciso di approfondire quello che all’inizio era stato liquidato come un suicidio. «Adesso indagano parallelamente sia le autorità italiane che quelle austriache» ha spiegato – ripreso dall’ ANSA – il legale della famiglia Maniscalco, l’avvocato Alberto Raffadale. 🔗 Leggi su Open.online
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Aurora Maniscalco morta a Vienna, riaperte le indagini: le «liti con il fidanzato» e quel volo dal terzo piano. La famiglia non ha mai creduto al suicidio della hostess Vai su Facebook
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