Né con Sinner né con i suoi denigratori
Lo scorso venerdì sera il bisturi critico di Maurizio Crozza & brothers ha girato a vuoto, come lo stesso fustigatore genovese delle miserie nazionali – insolitamente imbarazzato – dava a vedere di rendersene conto. Al tempo stesso risultava sconfortante scoprire che il team dei suoi ghost writers, solitamente di precisione chirurgica nel macchiettizzare ipocrisie e cialtronaggini, condivideva un vizio plebeo tipico dell’italica canea: la goduria nel piazzarsi a un tiro di sputo da un connazionale che per meriti propri ha saputo conquistarsi rispetto e ammirazione anche oltre confine. La sagra dell’invidia meschina scatenata alla ricerca di punti deboli per svilire la fama altrui. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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