KINO 2.0 Il giorno in cui il k-pop idol è diventato uomo
C’è qualcosa di magnetico in KINO: un’energia che non urla, ma travolge. È quella dei veri artisti, quelli che non cercano di piacere — si limitano a essere. Per anni è stato il volto dell’idol perfetto, elegante, preciso, quasi irreale. Poi ha fatto quello che pochi in Corea hanno il coraggio di fare: si è guardato dentro, ha accettato la parte fragile, quella che fa rumore, e ne ha fatto musica. KINO oggi è un uomo nuovo, ma non perché abbia cambiato pelle — semplicemente, ha smesso di nascondersi. “KINO 2.0” non è un rebranding, è una confessione. È il risultato di un percorso personale e artistico in cui vulnerabilità e rabbia, desiderio e paura si intrecciano fino a diventare verità. 🔗 Leggi su Panorama.it
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