Si finge la figlia in difficoltà e convince un 75enne a fare un bonifico di 2 mila euro

La truffa telefonica del "parente in difficoltà" è un reato predatorio che fa leva sui legami affettivi e sul senso di urgenza. Il copione si è evoluto e oltre alla classica chiamata, il contatto avviene sempre più spesso tramite SMS o chat virtuali (come WhatsApp), con messaggi inviati da nuovi. 🔗 Leggi su Parmatoday.it

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