Revenge porn incostituzionale Il ricorso che scuote pure Palazzo Chigi
«La legge sul revenge porn è incostituzionale perché a differenza dei reati che comportano gravi lesioni alla dignità e alla sfera privata come stalking o violenza sessuale, non prevede il gratuito patrocinio di chi ne è vittima». Parte dal tribunale di Reggio Calabria l’articolata eccezione di incostituzionalità presentata dall’avvocato Gioacchino Genchi, ex poliziotto già stretto collaboratore di Giovanni Falcone, nel corso di un processo in cui il legale difende una donna che ha subito un’odiosa diffusione non consensuale di immagini e di video sessualmente espliciti. Genchi ha scoperto che la normativa italiana sul gratuito patrocinio a spese dello Stato, che consente normalmente l’assistenza legale gratuita alle vittime di reati gravi come violenza sessuale, stalking o maltrattamenti, a prescindere dal reddito, escluderebbe le vittime di revenge porn da questa tutela, subordinandone l’accesso al reddito (come succede per altri reati) alla soglia reddituale. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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