I delitti trasformati in romanzetti gialli | così le luci della ribalta cancellano le vittime e fanno un danno alla giustizia

Cogne, Brembate di Sopra, Avetrana: la tranquilla provincia italiana, periodicamente, balza agli onori delle cronache travolta, nel volgere di qualche ora, da un’attenzione mediatica senza precedenti. Luoghi pressoché anonimi, in un attimo sono sulla bocca di tutti: diventano il luogo del delitto. Da Avetrana a Garlasco: la trasformazione dei delitti in romanzetti gialli. Da Garlasco a Novi Ligure, delle vittime di questi delitti, spesso inspiegabili, dopo il cordoglio iniziale di circostanza, importa poco un po’ a tutti. Finiscono sullo sfondo, a fare da contorno a un racconto imbastito intorno ai loro presunti assassini, alle famiglie, agli avvocati, ai consulenti, ai magistrati, tutti protagonisti di una liturgia che conosciamo bene: un’occhiata ai social per scoprire chi fosse la vittima e chi sia il “mostro” di turno, le interviste agli amici e ai parenti, i riflettori puntati sull’indagato, meglio ancora se portato via con le manette ai polsi, e poi via alle danze nei salotti televisivi, dal mattino fino a notte fonda, scavando nel torbido, nell’intimità di persone fino al giorno prima sconosciute, tutti in cerca della soluzione al giallo, quasi non si stesse parlando delle vite di esseri umani ma di personaggi di fantasia, protagonisti di un romanzetto di terz’ordine. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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