Gioia mia | recensione del film con Aurora Quattrocchi – Alice Nella Città
Le relazioni familiari possono essere non sempre troppo semplici: in un confronto generazionale e talvolta culturale si vengono a sviluppare collisioni e conflitti. Questo è un po’ il punto di partenza proprio di Gioia Mia: il film, diretto da Margherita Spampinato, presenta il rapporto che si crea tra Gela, una burbera anziana signora dal cuore tenero, e Nico, un ragazzino di undici anni che sta vivendo il suo primo periodo di transizione verso l’adolescenza e l’età adulta. La pellicola è stata presentata al Locarno Film Festival e qui ha ottenuto il premio speciale dalla giuria CINE’+ e il pardo come miglior performance per Aurora Quattrocchi ( La stranezza, I cento passi ). 🔗 Leggi su Cinefilos.it
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