Per Laila Al Habash è ora di restituire valore al nostro tempo

Incontriamo Laila Al Habash in un salotto con vista sul Naviglio Grande. È qui per presentare Tempo, il suo secondo album. Fuori Milano è grigia e uggiosa, ma dentro c’è più luce: lei arriva in tuta bianca e stivaletti neri, con un sorriso che illumina la stanza. Il titolo non è casuale. Tempo, come spiega lei stessa, è una riflessione su ciò che scorre e su come lo vive soprattutto chi è cresciuta in fretta, lavorando nella musica fin da giovanissima, in mezzo a persone molto più adulte. «A un certo punto ho capito che dovevo analizzare questa cosa», racconta la cantautrice italo-palestinese. «Nel disco, già nella prima traccia, dico “non so se sono ancora felice o se sono ancora giovane o no”. 🔗 Leggi su Gqitalia.it

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