Latina continua a vivere di simboli perché il resto fa fatica
Latina è la città più giovane d’Italia, la più famosa delle città del Novecento. Ma fin dall’inizio – quando si chiamava Littoria – è stata costruita attorno ai simboli e alla memoria, sull’idea che doveva rappresentare. Sì, perché non bastava tirar su case e strade: bisognava inventarsi la nascita di un mito. Nel 1932 la città viene fondata e poi inaugurata con atti politici e mitologici, con tanto di riti romani, fasci e tradizioni vere o inventate. Avrebbe dovuto essere la prediletta del Duce, incarnare la nuova civiltà redenta dalle paludi della vecchia Italia. Si cacciarono i contadini che già c’erano e si importarono dal Nord i nuovi italiani, quelli che si diceva fossero stati scelti tra i più operosi. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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