La vittoria sul clima di Giorgia Meloni al Consiglio europeo

Il capitolo climatico del Consiglio europeo del 23 ottobre è terminato senza fuochi d’artificio, ma con una parola chiave in grado di legare le dichiarazioni del documento conclusivo: flessibilità. È il termine a cui Bruxelles, da un paio d’anni almeno, si sta aggrappando per soddisfare le richieste dei Paesi e delle aziende che continuano a procrastinare sugli obiettivi del Green deal, il pacchetto di norme climatiche dell’Ue che l’11 dicembre spegnerà sei candeline.  Martedì, nella lettera sulla competitività inviata ai capi di Stato e di governo, Ursula von der Leyen ha per la prima volta menzionato un’esplicita apertura ai biocarburanti «avanzati» – settore in cui il nostro Paese è leader europeo a livello produttivo – anche dopo il 2035, anno in cui scatterà il divieto di immatricolare nuove automobili a motore termico: diesel, benzina, Gpl e ibride. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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