La cucina made in Brianza Chef Morelli meno solo nell’Olimpo dei buongustai

La vanità non è notoriamente un ospite essenziale della buona tavola. Perché gli ingredienti che contano sono altri: la conoscenza delle materie prime, la voglia di sperimentare, il rigore e la passione. Ma i riconoscimenti aiutano: alimentano l’autostima e rafforzano la reputazione di un locale. Così si spiega l’interesse che ogni autunno accompagna l’arrivo delle nuove guide gastronomiche che aiutano a comporre la mappa aggiornata della buona ristorazione anche nella Brianza monzese, porzione della Lombardia raramente percepita come un bengodi della cucina di qualità ma che sta guadagnando un certo credito in termini di posizionamento nella geografia delle più accreditate destinazioni gourmet. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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