Salta l’accordo sui beni russi congelati ma arrivano nuove sanzioni contro Mosca
Il Consiglio europeo di ieri, giovedì 23 ottobre, è terminato senza un accordo definitivo sull’uso dei beni russi congelati per aiutare – anche militarmente – l’Ucraina. «Opzioni di sostegno finanziario» è la vaghissima formula comparsa all’interno del testo finale approvato da ventisei leader dell’Unione europea, senza l’Ungheria di Viktor Orbán. La menzione esplicita al tema era presente nella bozza dell’accordo, ma è stata nei fatti cancellata. La decisione slitta dunque al vertice in programma a dicembre. L’uso degli asset russi congelati avrebbe potuto dare forma a un prestito da centoquaranta miliardi di euro in favore dell’Ucraina. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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