Il nuovo mondo di Huxley | distopia tecnologica e controllo sociale
Società artificiale e condizionamento. Nel mondo contemporaneo sarebbe impensabile ed impossibile vivere senza tecnologia. Eppure, non sono pochi i libri e i film che mettono in guardia da un uso ed un progresso esagerato degli strumenti hi-tech. A metà del secolo scorso, uno scrittore britannico aveva già paventato la possibilità di un mondo distopico fondato sulla tecnologia utilizzata alle estreme conseguenze. Questo autore era Aldous Huxley e la sua opera antiutopica si intitolava Il nuovo mondo. Egli partiva dall’idea che lo sviluppo tecnologico e industriale occidentale fosse in realtà un percorso verso un incubo, preparato dalla rivoluzione industriale del XIX secolo e dalla precedente rivoluzione scientifica del XVII secolo. 🔗 Leggi su Puntomagazine.it
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