La storia dello scontrino di Sempio l’alibi di carta e quell’intercettazione con papà | Ne abbiamo cannata una
Garlasco, 22 ottobre 2025 - Spuntato più di un anno dopo, non è comunque un alibi. L'ormai noto scontrino del parcheggio di Vigevano (messo in discussione da un super testimone che si è presentato dai carabinieri di Milano: “Falso”) compare a verbale il 4 ottobre 2008, quando negli uffici dei carabinieri di Vigevano è stato sentito (come persone informata sui fatti, all'epoca non indagato) Andrea Sempio, ora indagato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco del 13 agosto 2007. Garlasco, il supertestimone e lo scontrino del parcheggio: “Non è di Andrea Sempio né della sua famiglia” “Faccio presente che ho conservato lo scontrino del parcheggio, che vi consegno” è lo stringato passaggio messo a verbale dopo aver ricostruito i suoi spostamenti nella mattinata del delitto e il tragitto da Garlasco a Vigevano. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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L’uomo si presenta di buon mattino in via Moscova, nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri. Ha una storia da raccontare: la articola, spiega, documenta. A verbale resta questo: lo scontrino del parcheggio di Vigevano datato 13 agosto 2007, un - facebook.com Vai su Facebook
Delitto di Garlasco, un nuovo testimone smentisce l'alibi di Andrea Sempio: lo scontrino del parcheggio non sarebbe suo - Gli inquirenti sono risaliti a una persona «informata sui fatti» che è stata interrogata sul ticket del parcheggio di Vigevano del 13 agosto 2007. Da vanityfair.it
Sempio e lo scontrino falso, chi è il super testimone che smonta l'alibi: potrebbe essere il vero proprietario del ticket - Un super testimone, mai ascoltato finora e ritenuto dai carabinieri «assai credibile», fornisce un nuovo colpo di scena sul caso di Garlasco e smonta l'alibi fornito da ... Lo riporta msn.com
“Se io sono innocente non ho bisogno di presentare un alibi, che tra l’altro non è neanche vero. Lo scontrino non è vero”: le parole dell’avvocato di Lovati contro Sempio - Se io sono innocente non ho bisogno di presentare un alibi, che tra l’altro non è neanche vero. Lo riporta ilfattoquotidiano.it