Si consideri il turismo una malattia e si cerchi una cura
Dove passava Attila non cresceva più l’erba, dove passa il turista non cresce più la vite. L’articolo del New York Times sul turismo che sta distruggendo l’enogastronomia italiana si focalizza su Palermo dove i vini e i cibi siciliani vengono spietatamente soppiantati da spritz e carbonara. Io segnalo il caso di Ferrara, dove a forza di spritz stanno dilapidando il loro vino meraviglioso, quel nettare autoctono chiamato Fortana. Notizia triste: entro fine anno verrà spiantata la vigna di Fortana più preziosa, quella radicata sulla sabbia dell’incredibile Duna della Puja, a San Giuseppe di Comacchio. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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