Paradossalmente per le banche sarebbe meglio la tassa sugli extraprofitti

    C’è un paradosso interessante e inquietante nella discussione sui conti pubblici: nel tentativo di sottrarsi alla parola “extraprofitti”, il sistema bancario finisce per incassare aggravi più duraturi e meno circoscritti. L’ultima bozza della manovra lo mostra in chiaro: per banche e assicurazioni l’aliquota Irap sale di 2 punti per tre periodi d’imposta. Non è un prelievo “una tantum”: è una sovra-aliquota, che si aggiunge alle aliquote maggiorate di banche e assicurazioni, con effetti moltiplicativi sul costo del capitale. Nel frattempo, sul fronte Ires, non arriva un’aliquota headline più alta – che farebbe notizia – ma una stretta di base imponibile che vale altrettanto: limite alla deducibilità degli interessi passivi (al 96 per cento per i soggetti finanziari) e regole più severe su svalutazioni e minusvalenze di obbligazioni iscritte tra le immobilizzazioni. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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