Il ghosting intrappola chi lo subisce in un dolore prolungato ecco perché sparire fa più male che un rifiuto | il nuovo studio
Prima arrivano i cuoricini, le chat fitte, magari anche un legame consolidato. Poi, all’improvviso, il silenzio. Nessun messaggio, nessuna spiegazione. Solo un vuoto digitale che si trasforma in ferita reale. Il ghosting — sparire senza dire nulla — è diventato la forma più subdola di rifiuto dell’era contemporanea. E secondo un nuovo studio dell’ Università di Milano-Bicocca, quel silenzio pesa più di un “no” detto in faccia. Pubblicata sulla rivista Computers in Human Behavior, la ricerca — firmata da Alessia Telari, Luca Pancani e Paolo Riva — ha monitorato in tempo reale come reagiscono le persone al ghosting rispetto a un rifiuto esplicito. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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