Quell' emozione va trasformata anche con un atto creativo
C ome trasformare il dolore ereditato dalle madri in potere creativo. Ogni donna porta dentro di sé una genealogia invisibile. Nel corpo e nel cuore custodiamo le memorie delle madri, delle nonne, delle antenate. Sono fili sottili che intrecciano la nostra storia a quella di chi ci ha precedute. A volte questi fili sono luce e sostegno, altre volte sono nodi di dolore: ferite non dette, sogni spezzati, silenzi tramandati da generazione a generazione. La psicologia immaginale ci insegna che questi dolori non sono semplici traumi da “tagliare via”, ma immagini viventi che chiedono di essere riconosciute e trasformate. 🔗 Leggi su Iodonna.it
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