Perché in Italia lavorano così pochi detenuti
Entro la fine di ottobre, le imprese o le cooperative italiane che l’anno prossimo vogliono assumere lavoratori detenuti devono presentare la richiesta d’accesso ai benefici fiscali previsti, indicando il numero di assunzioni e la somma (del credito d’imposta) di cui intendono usufruire. Ma prima di farlo, devono stipulare una convenzione con gli istituti penitenziari di riferimento. I quali, poi, una volta ricevuta la domanda delle aziende, la trasmettono ai provveditorati regionali. Che, a loro volta, la inoltrano al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) entro il 15 novembre. Poi, il Dap entro il 15 dicembre decide l’importo che spetta a ogni impresa richiedente e trasmette l’elenco all’Agenzia delle entrate con l’ammontare degli sgravi concessi. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
© Linkiesta.it - Perché in Italia lavorano così pochi detenuti
News recenti che potrebbero piacerti
TOTO WOLFF ‘COCCOLA’ ANTONELLI: “SOTTOPOSTO AD ENORME PRESSIONE DEI MEDIA SOLO PERCHÉ ITALIANO, ULTIME GARE BUONE PER LUI” “Per Kimi abbiamo piani a lungo termine: sapevamo che farlo debuttare con le attuali regole sarebb - facebook.com Vai su Facebook