Se ci fossero le elezioni vincerebbe Il caso Barghouti nel mezzo della tregua fragile a Gaza
Nel villaggio di Kobar, a nord di Ramallah, la casa d’infanzia di Marwan Barghouti è oggi un edificio semidistrutto, pareti crepate che raccontano la vita del leader palestinese più popolare, detenuto in Israele dal 2002 e condannato a cinque ergastoli per il suo ruolo durante la Seconda Intifada. Per Israele è un terrorista, ritenuto mandante di cinque omicidi compiuti da militanti di Fatah. Per molti palestinesi è un prigioniero politico. Da mesi la famiglia denuncia un aggravamento delle sue condizioni di detenzione. A metà settembre, secondo testimonianze di cinque ex detenuti liberati nello scambio con ostaggi israeliani, Barghouti sarebbe stato aggredito da otto guardie carcerarie durante un trasferimento. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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