Gregorio Procopio | il fuoco silenzioso della Calabria sulla tela
Vibo Valentia – C’è un momento preciso, dice il critico d’arte Sonia Demurtas, nella storia di un artista, in cui il caso diventa destino. Per Gregorio Procopio, pittore calabrese nato a Catanzaro nel 1978, l’arte è arrivata in punta di piedi, disegnando silenziosamente un volto sacro su un muro d’asilo. Un gesto semplice, quasi innocente, eppure capace di aprire una porta. Da lì in poi, nulla sarebbe stato più lo stesso. La sua formazione in architettura a Reggio Calabria ha senz’altro lasciato una traccia nel suo modo di costruire la scena pittorica, ma è il colore – materia viva e pulsante – a dettare il ritmo delle sue opere. 🔗 Leggi su Laprimapagina.it
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