Edda | Il rock non è morto siamo noi che ci distraiamo
“Ho voluto che questo nuovo album uscisse solo in cd e in vinile. È un modo per tornare a fruire la musica come ai tempi in cui ero ragazzo. Non c’è niente di male a usare le piattaforme digitali, ma stavolta ho voluto fare così”. Con queste parole, Edda racconta al Foglio il suo nuovo album “Messe sporche”, uscito a tre anni dal precedente “Illusion” prodotto da Gianni Maroccolo. Figura iconica della scena rock italiana degli anni Ottanta e Novanta, prima con i DHG e poi con i Ritmo Tribale, Stefano 'Edda' Rampoldi ha segnato un’epoca con la sua voce graffiante e il suo approccio rock'n'roll. Il nuovo album è il “frutto di un lavoro enorme del maestro Luca Bossi” (già con l'artista per i precedenti dischi “Graziosa utopia” e “Fru fru”), racconta il cantante milanese, interamente suonato con strumenti “artigianali”, senza alcun aiuto digitale. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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EDDA torna al rock delle origini, tra sarcasmo, inquietudine e libertà creativa: ...un universo attraversato da ironia spiazzante, testi surreali e libertà assoluta d’interpretazione, un anarchico flusso di coscienza privo di qualsiasi vincolo di politically correct. (Lo - facebook.com Vai su Facebook