Businessman è offensivo Anche l’Ocse si arrende al verbo woke
“L’uso di un linguaggio inclusivo riflette il nostro impegno nei confronti dell’uguaglianza, della diversità e dell’inclusione, garantendo che i contenuti siano rispettosi, accurati e accessibili a un pubblico globale”. Questa la dichiarazione che apre la guida al linguaggio inclusivo dell’ Ocse. Tra un’analisi delle politiche volte a migliorare il benessere socioeconomico dei cittadini del mondo e l’altra, l’organizzazione ha deciso di stilare un vademecum woke con un unico obiettivo: adottare un linguaggio neutro così da eliminare “preconcetti sull’identità di genere, sui ruoli e sulle relazioni di genere”. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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