La rinascita del ’pirata’ Lolli ottiene la semilibertà | In arrivo anche un film

Nella vita ha fatto praticamente di tutto. Prima imprenditore tra il Canada, Bologna e la Riviera romagnola, poi fuggitivo via mare verso la Libia, quindi convertito all’Islam con il nome di Karim, infine mercenario tra le milizie di Tripoli, condannato prima alla pena di morte, poi all’ergastolo. Oggi, dopo mille peripezie che sembrano uscite dalla penna di uno sceneggiatore (e non è un caso che persino Hollywood si sia interessata a lui), Giulio Lolli — 59 anni, originario di Bertinoro (Forlì-Cesena) — è in semilibertà nel carcere bolognese della Dozza. Sì, proprio lui: il ’pirata’, come lo chiamano da anni giornali e procure, ex patron della Rimini Yacht, estradato dalla Libia nel 2019 e condannato per una serie di reati tra Rimini e Bologna, usufruirà del beneficio concesso dal Tribunale di Sorveglianza: di giorno potrà uscire dalla prigione per lavorare nel reparto commerciale – la sua specialità – di una grande azienda della logistica con sede a Bologna, la notte dovrà tornare in cella. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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