Tajani i riformisti e l’ambiguità di allearsi con gli estremisti
Dopo che la scienza ha smentito il luogo comune che il calabrone sa volare contro tutte le leggi dell’aerodinamica, sappiamo che Antonio Tajani non è un calabrone. Dalla morte di Silvio Berlusconi, sfida se mai le leggi della politica, che avevano previsto la non sopravvivenza di Forza Italia. Ultimamente, poi, il leader post monarchico, erede ma non troppo del Cavaliere, ha dimostrato di non essere l’Angelino Alfano degli anni Duemila. Non che abbia il quid, ma per lo meno si è impadronito bene dell’apparato di potere interno. Insomma, il caso Forza Italia merita di essere approfondito, perché questo partito sempre meno artificiale, in via di strutturazione attorno a un nucleo forte di potere romanocentrico, potrebbe giocare un ruolo importante da qui alle elezioni politiche. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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