Al telefono con Pamela mentre veniva uccisa Denunciate non si combattono i ‘mostri’ da soli
Lo sguardo che a volte si perde, statico sul volto impietrito segnato da una notte insonne. Le frasi che a volte si fanno sconnesse. “Bisogna denunciare. Noi, persone normali, non abbiamo gli strumenti per contrastare certi mostri”. Lo ripete F.D., imprenditore di Sant’Omobono Terme ed ex fidanzato di Pamela Genini, la 29enne originaria della Valle Imagna uccisa martedì notte a Milano con 24 coltellate dal suo compagno, Gianluca Soncin, di 52 anni. A parlare è un uomo visibilmente provato, che racconta di aver frequentato Pamela fino a due anni fa e di aver assistito, impotente, al lento precipitare della sua situazione. 🔗 Leggi su Bergamonews.it
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