Voci notturne i trent’anni di un capolavoro dimenticato
“Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra che ha regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo”. Roma, 15 ott – Il ritrovamento di un cadavere, parzialmente dilaniato dai roditori sulle rive del Tevere, una sfibrante indagine condotta su tre livelli totalmente differenti. Esattamente trent’anni fa sulle frequenze televisive di mamma Rai andava in onda (in seconda serata) l’ultima puntata di Voci notturne. Una miniserie nata dal genio di Pupi Avati. Un (quasi) lost media. 🔗 Leggi su Ilprimatonazionale.it
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A trent'anni dall'uscita di «Voci notturne», questo libretto - pubblicato nei "Fotogrammi" di Ilaria Floreano (Bietti Edizioni), e disponibile su Amazon in cartaceo e ebook - svela alcuni misteri dello sceneggiato più enigmatico di sempre. La prefazione è dell'amico - facebook.com Vai su Facebook