Tra asset mancanti e limiti politici la Nato cerca la quadra per la difesa aerea
La città di Bruxelles fungerà oggi da palcoscenico per l’incontro tra i ministri della Difesa dei trentadue Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, finalizzato alla discussione delle proposte relative al miglioramento della capacità di reazione della Nato rispetto alle minacce aeree più o meno convenzionali. Una riunione nata sulla scia delle recenti violazioni dello spazio aereo di alcuni Paesi europei da parte di droni provenienti (dichiaratamente o meno) dalla Russia, oltre che dalla violazione dello spazio aereo estone da parte di due Mig di Mosca. Una prima reazione l’Alleanza Atlantica l’ha già mostrata quando a metà settembre ha lanciato l’operazione “Eastern Sentry”, che prevede lo stanziamento di asset appartenenti ai vari Paesi della Nato lungo il confine orientale per garantire un controllo più capillare dei cieli dell’Alleanza. 🔗 Leggi su Formiche.net
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