L’omicidio di Paolo Taormina non è una fatalità | è il risultato di un’equazione

L’omicidio di Paolo Taormina, ventun anni appena, non è un episodio di cronaca nera ma il punto di rottura di un sistema che ha smesso di prevenire. È l’esito prevedibile di una catena di omissioni, non l’effetto della fatalità. La notte tra piazza Spinuzza e il Teatro Massimo non è un luogo del caso, ma un laboratorio di rischio noto, dove la violenza segue un andamento regolare, quasi statistico. Quando la frequenza di un evento tende a stabilizzarsi, smette di essere casuale e diventa prevedibile. E ciò che è prevedibile, se ignorato, si trasforma in colpa collettiva. Non si tratta di ridurre la sicurezza pubblica a un’equazione, ma di riconoscere che ogni città è un sistema complesso e misurabile. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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