Licenziamento via e-mail non valido scatta il risarcimento o il reintegro
Con una interessante sentenza di qualche settimana fa, i giudici hanno chiarito perché un licenziamento via e-mail può essere invalido e determinare il ritorno sul posto di lavoro. Vista l’estrema diffusione degli strumenti digitali di comunicazione tra azienda e lavoratori, il tema è sicuramente di attualità. E lo è maggior ragione se consideriamo anche che il licenziamento via raccomandata con ricevuta di ritorno potrebbe essere difficoltoso nel caso del dipendente irreperibile. Facendo riferimento a una costante giurisprudenza, la sentenza n. 469 del tribunale di Pavia ribadisce che ogni datore di lavoro deve prestare la massima attenzione alle regole vigenti, per evitare di infliggere licenziamenti poi facilmente contestabili di fronte al giudice del lavoro. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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Il Tribunale di Pavia, con sentenza del 9 settembre 2025, ribadisce il principio per cui la forma scritta del licenziamento è una garanzia di certezza: dunque una mail di licenziamento priva di sottoscrizione non soddisfa il requisito legale perché non assic - facebook.com Vai su Facebook