Spunti di vista Ma l’opinione di chi gioca va ascoltata
Mola Il comunicato del Como sulla vicenda del match di campionato fra il Milan e i lariani spostato in Australia è solo l’ultimo atto di una telenovela molto poco divertente, nonostante la lodevole iniziativa del club degli Hartono che ha invitato 50 tifosi a Perth al seguito della squadra. Quel che non convince, però, è il concetto di base espresso e motivato con altre parole: "A volte il sacrificio è essenziale, non per il beneficio individuale ma per il bene comune, per la crescita e la sopravvivenza della lega stessa". Ma la salute dei calciatori? E i diritti degli altri tifosi (quelli che restano a casa, abbonati rossoneri compresi)? Possibile che debba prevalere sempre l’aspetto economico e che il “ business “ conti più della passione? E se provassimo, almeno per una volta, ad ascoltare anche le ragioni di chi va in campo (o in panchina)? Risuona così l’eco del dissenso manifestato nei giorni scorsi da Rabiot prima e Maignan poi, oltre ai dubbi legittimamente espressi già in estate da Fabregas (che ha ricevuto piena solidarietà anche dal collega Sarri). 🔗 Leggi su Sport.quotidiano.net
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