Nel suo cervello mi voleva sfidare perché è stato ucciso Paolo Taormina a Palermo Il rimprovero e la lite | la versione di Maranzano

«Quattro mesi fa scriveva a mia moglie con profili falsi su TikTok e Instagram, poi ho saputo che era lui»: comincia così la confessione, lunga 8 pagine, di Gaetano Maranzano, in cella da domenica per l’omicidio di Paolo Taormina, il 21enne che lavorava nel pub di famiglia a Palermo sabato notte, davanti a decine di persone. La versione del 28enne è sotto esame degli investigatoti, che finora non hanno trovato riscontri «Nel suo cervello mi voleva sfidare». Interrogato dai pm domenica, poche ore dopo essere stato fermato dai carabinieri arrivati a lui grazie a testimonianze e alle immagini di alcune videocamere, Maranzano ha raccontato cosa è accaduto sabato. 🔗 Leggi su Open.online

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