Gli indigeni fanno saltare il permesso estrattivo nelle Ande È il primo dietrofront del governo Noboa
Oltre 3mila ettari di terra, nella località ecuadoregna di Quimsacocha, nelle Ande in Ecuador, erano finiti nelle mani della società canadese Dpm, Dundee precious metal, che si era aggiudicata il progetto minerario “Loma Larga”: oltre 1,9 milioni di once in riserve d’oro, più argento e bronzo presenti in minor quantità. Ma c’era un ostacolo: l’attività estrattiva, a pochi chilometri dalla municipalità di Cuenca, avrebbe inquinato le lacune vicine, che forniscono acqua a migliaia di abitanti a sud dell’ Ecuador. Tuttavia la Società canadese tira dritto e ottiene il nulla osta al Ministero dell’Ambiente, Acqua e Transizione ecologica – previa consultazione, non meglio documentata, delle famiglie danneggiate – e mette in moto un piano di investimento di 593 milioni di dollari per un’estrazione di 200mila once d’oro annue. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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