Hooliganismo in punta di dito il ritorno dei Little Pieces of Marmelade
Non ho una grande memoria. Nel senso che, fossi un device, i giga dedicati alla memoria sarebbero davvero pochi, come succede con gli smartphone sempre lì a chiedere di liberare spazio altrimenti le funzioni potrebbero avere dei problemi, gli emoticon dalle facce tristi a confermarcelo. E nel senso che la memoria che ho, parlo ora di qualità e non di quantità, non sempre è impeccabile. Il che potrebbe anche suonare strano, lo so, visto che passo il tempo a raccontare aneddoti e vicende, anche circostanziate, fatto che suppongo mi fa passare come uno che si ricorda perfettamente tutto. Nei fatti, quando scrivo, se devo citare date, titoli o altro ricorro alle ricerche, che in effetti si trovano lì apposta, mentre quando racconto fatti privati, o apparentemente tali, non voglio star qui ancora una volta a specificare come non necessariamente tutto quel che racconto sia vero, a volte è verosimile, altre vicino alla verità, riletta ad hoc per mie scopi narrativi, altri oggetto di pura di pura finzione, la scrittura è sempre finzione, l’ho ripetuto allo sfinimento, quando quindi racconto fatti apparentemente privati, appunto, arrotondo giocando di fantasia, aggiungo pezzi che magari non sono sicuro ci fossero, ricostruisco passaggi giocando con la trama. 🔗 Leggi su 361magazine.com
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