Sandrine Kiberlain | La mia divina Sarah Bernhardt

S uperstar del XIX secolo, talentuosa, bisessuale, femminista, pugnace, icona ribelle, monumento nazionale. «Era tempo che si facesse un film su di lei» dice Sandrine Kiberlain che è Sarah Bernhardt, la donna che nelle parole di Colette «voleva piacere e poi piacere ancora, piacere fino alle porte della morte», l’attrice per cui Jean Cocteau inventò il titolo, l’onorificenza, «mostro sacro», nel film di Guillaume Nicloux, La divina di Francia (dal 6 novembre al cinema). Valeria Bruni Tedeschi è “Duse”, fragile e sublime: il trailer del film sulla Divina X Che cosa sapeva di lei prima di accettare il ruolo? La vedevo come un’attrice determinante per la sua epoca, e pensavo fosse piĂą saggia e noiosa di quello che ho poi scoperto, la immaginavo piĂą centrata sul teatro, una donna declamante, Non conoscevo l’ampiezza del suo impegno per le ingiustizie, non sapevo  che avesse saputo produrre cambiamento. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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Sandrine Kiberlain: «Ogni giorno miglioro» - La frase che Sandrine Kiberlain ripete come un mantra è: «Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro». Secondo vanityfair.it

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