Lo faceva Virginia Woolf quando pensava a un libro e la scienza ora conferma | non dormire si può anche senza provocare grossi danni alla salute
P ensiamo di sapere tutto sul sonno. Le varie fasi: l’addormentamento, il sonno leggero, profondo, Rem. Lo misuriamo con lo smartwatch. Lo sollecitiamo con sonniferi, profumi, mascherine, cuscini e materassi speciali. Pensiamo di sapere tutto, e invece abbiamo ancora tanto da scoprire. Dormire (o no) potrebbe avere una lettura femminista, se consideriamo quante donne geniali hanno usato le ore di veglia per scrivere. Lo racconta Annabel Abbs nel saggio semiautobiografico “ Mai fidarsi delle donne insonni ” (Einaudi), che parte dal caso di Laura Cereta, nel ’400, per arrivare a Sylvia Plath, a Virginia Woolf e alla superpop Stephanie Meyer, autrice di Twilight: non c’è niente di male, sostiene, ad avere un Sé notturno e a lasciargli spazio. 🔗 Leggi su Iodonna.it
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