Coppie gay non tutta la Cedu viene per nuocere | la Corte dà ragione alla linea del governo sulle trascrizioni anagrafiche

La Cedu, la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, dà ragione alla linea del governo italiano sulla trascrizione anagrafica dei figli delle coppie gay: non è obbligatorio trascrivere anche il genitore intenzionale nell’atto di nascita e, soprattutto, non farlo non lede alcun diritto del bambino. Il secondo genitore può infatti ricorrere al canale dell’adozione, come ha sempre ricordato l’esecutivo nelle controversie sulla materia. Sulla trascrizione dei figli delle coppie gay la Cedu la pensa come il governo. La sentenza della Cedu riguarda il caso di due donne che avevano presentato ricorso contro il rifiuto dell’Italia di inserire il nome della madre intenzionale nell’atto di nascita del bambino, venuto al mondo nel 2018 grazie a procreazione assistita all’estero. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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