Giuliana Vannini ricorda | I nazisti presero mia madre Ancora non abbiamo imparato a convivere con la diversità

C’è un portone in via Perpenti che custodisce una storia dolorosa. Da tre anni una targa la riassume per chi passa, è facile immaginare quella notte dell’8 ottobre 1943 quando sono arrivati qui militari fascisti che hanno strappato mamma Grete dall’abbraccio con la figlia Giuliana, che allora aveva appena 4 anni. Ci sono voluti 80 anni per riportare in luce quella storia, Grete è finita al campo di prigionia di Servigliano, poi a Fossoli, per chiudere i suoi giorni ad Auschwitz, senza più rivedere la sua famiglia. Oggi per Fermo l’8 ottobre è il giorno della memoria, contro tutte le persecuzioni, contro ogni razzismo, ieri Giuliana Vannini, nata nel 1939, è tornata per incontrare i ragazzi del liceo delle scienze umane e classico Annibal Caro, per tornare a dire, con un filo di voce, che la sua storia l’ha sepolta nel cuore per tanti anni ma che oggi la consegna proprio ai giovani: "Non abbiamo ancora imparato a convvere con la diversità, siamo ancora e sempre dentro lotte di potere. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

giuliana vannini ricorda i nazisti presero mia madre ancora non abbiamo imparato a convivere con la diversit224

© Ilrestodelcarlino.it - Giuliana Vannini ricorda: "I nazisti presero mia madre. Ancora non abbiamo imparato a convivere con la diversità"

In questa notizia si parla di: giuliana - vannini

Cerca Video su questo argomento: Giuliana Vannini Ricorda Nazisti