Baricco e la chiusura della mente italiana davanti alla guerra
Non sono un fan di Alessandro Baricco, ma non ho mai trovato convincenti nemmeno gli argomenti dei suoi detrattori più accaniti. Rimproverargli di essere narcisista e lezioso, accusarlo di star sempre lì a specchiarsi nelle sue frasi a effetto e nelle sue trovate, fino al punto da perdere di vista il senso stesso di quel che scrive, mi sono sempre sembrate critiche ingenerose e anche un po’ sciocche, trattandosi di letteratura. Un campo in cui, al limite, la capacità di non dire nulla e al tempo stesso di dirlo benissimo si potrebbe persino considerare l’obiettivo massimo cui aspirare, e tutto il resto (il significato, il messaggio, il contenuto) un carico inutile di cui sbarazzarsi. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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++ Anche Baricco contesta Cairo. Ormai siamo ai Castelli di rabbia ++ Lo scrittore torinese Alessandro Baricco, storico tifoso del Toro, ha preso parte alla protesta dei sostenitori granata dal Filadelfia allo stadio, dove però era assente il presidente Cairo. Su In - facebook.com Vai su Facebook