Infezione sospetta dopo l’iniezione La perizia dà ragione al farmacista
Nessun collegamento tra l’iniezione di antinfiammatorio nel gomito e l’infezione che gli ha "mangiato" l’osso dell’avambraccio sinistro, obbligandolo a subire una decina di interventi chirurgici e a mettere una placca in titanio in attesa di una protesi che probabilmente non potrà neanche essere applicata. Lo ha stabilito la perizia medico legale sul 50enne di Renate che accusa il farmacista del paese di essersi offerto nel 2019 di fargli le infiltrazioni al braccio dolorante, portandolo nel retrobottega dove, sostiene la vittima, gli ha fatto la puntura, senza sterilizzare o disinfettare. La perizia è stata disposta dalla giudice del Tribunale di Monza Giulia Marie Nahmias al processo che vede Marco S. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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