Un nuovo studio ridimensiona l' importanza del fattore sostenibilità nella passione per la moda second hand Se l’usato piace è soprattutto perché permette di trovare capi unici a prezzi accessibili E vivere un’esperienza piacevole offline!

M ercatini affollati, negozi specializzati, piattaforme di seconda mano: il vintage è diventato un segno di identità per la Generazione Z. Ma non è la sostenibilità a spiegare il boom. Una ricerca pubblicata sul Journal of Consumer Behaviour firmata da Generoso Branca (Università Bocconi), insieme a Mario D’Arco, Vittoria Marino e Riccardo Resciniti (Università del Sannio), mostra che i ragazzi nati tra il 1997 e il 2012 scelgono l’usato soprattutto per distinguersi, trovare capi unici e vivere un’esperienza di shopping piacevole e accessibile economicamente. In altre parole la sostenibilità resta sullo sfondo valoriale: da sola, non basta. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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© Iodonna.it - Un nuovo studio ridimensiona l'importanza del fattore sostenibilità nella passione per la moda second hand. Se l’usato piace è soprattutto perché permette di trovare capi unici a prezzi accessibili. E vivere un’esperienza piacevole (offline!)

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