La riminese arrestata da Israele | Trattata come una criminale Mi negavano anche l’acqua

A casa, finalmente. Atterrata insieme ad altri attivisti italiani sabato sera a Roma, ieri pomeriggio Michela Monte è rientrata a Rimini. "Sono felice di essere di nuovo a casa. E felice per le tante manifestazioni in piazza, perché ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato, insieme alle autorità, a rientrare", sono le prime parole della 49enne riminese che faceva parte della missione della Global Sumud Flotilla. Giornalista freelance, Monte era imbarcata sul peschereccio Estrella y Manuel. Quando è stata arrestata? "La nostra barca è stata intercettata alle 5 di giovedì, a 40 miglia da Gaza. La Marina israeliana ci ha circondato, ha sparato con i cannoni ad acqua, poi ci ha fatto spegnere il motore e obbligato a metterci a prua fino a quando sono saliti a bordo i soldati, armati fino ai denti. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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© Ilrestodelcarlino.it - La riminese arrestata da Israele: "Trattata come una criminale. Mi negavano anche l’acqua"

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riminese arrestata israele trattataLa riminese arrestata da Israele: "Trattata come una criminale. Mi negavano anche l’acqua" - Il racconto di Michela Monte, la giornalista 49enne che era imbarcata sulla Flotilla "Contro di me una valanga di odio sui social, c’è chi mi ha augurato perfino di morire". Come scrive ilrestodelcarlino.it

«Trattati come terroristi: da bere acqua rancida, medicine sequestrate»: i racconti degli attivisti italiani di Flotilla. Israele: «Greta Thunberg maltrattata? Menzogne» - Sono tornati in Italia i primi 26 attivisti italiani della Flotilla per Gaza, liberati dopo la detenzione in Israele seguita al sequestro delle imbarcazioni dirette verso la Striscia. Lo riporta msn.com

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