La rivoluzione dei droni quando la guerra asimmetrica mette in crisi la difesa aerea
La Russia ha aumentato l’uso di droni Shahed da 200 a oltre 1.000 a settimana dal marzo 2025, seguendo una logica di saturazione che sfrutta la sproporzione economica. L’Ucraina necessita di 4.800 missili anti-aerei annuali per mantenere l’attuale tasso di intercettazione, con una spesa minima di 2,4-19,2 miliardi di euro solo per le munizioni – matematicamente insostenibile per qualsiasi nazione. Il problema non è solo economico ma strategico. Gli episodi in Polonia e Romania, seguiti da violazioni simili in Danimarca e Norvegia, dimostrano come la guerra ibrida russa stia testando sistematicamente le capacità difensive Nato, sfruttando l’inefficienza del modello tradizionale. 🔗 Leggi su Formiche.net
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Le minacce del Cremlino e i droni in Europa nel racconto di Stefano Feltri. #Revolution, dal lunedì al venerdì alle 19.45 alla radio e in podcast su #RaiPlaySound, qui http://bit.ly/revolution_podcast… - X Vai su X
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