Bendati e derubati alcuni forzati a baciare la bandiera israeliana Il racconto di Alessandro Mantovani giornalista fermato sulla Flotilla
«Esco dal carcere con una maglietta bianca, pantaloncini grigi e un paio di ciabatte. A parte la divisa, che ci hanno dato nel carcere, non ho più nulla. Non mi restituiscono carta d’identità , carte di credito, vestiti. Nulla. Riprendo solo il passaporto, ma quando sono già a bordo dell’aereo della Turkish Airlines che mi porta a lstanbul, dopo 72 ore passate tra caldo asfissiante e gelo, occhi bendati e polsi legati». Inizia così il racconto del giornalista Alessandro Mantovani, che per Il Fatto Quotidiano ha seguito la missione della Global Sumud Flotilla. Mantovani è tra i 26 italiani rientrati ieri dopo aver subito il fermo da parte della marina israeliana in acque internazionali. 🔗 Leggi su Open.online