Il Seveso meditante sempre nuove evasioni
Ho lavorato a lungo in piazza Carbonari, a Milano. Una grande piazza alberata: ma a ben guardare, leggermente inclinata. Sotto la piazza scorre il Seveso. Noi ci si era abituati. Al primo tuono un collega in redazione gridava: “Piove, macchine in collina!” e tutti correvamo a spostare l'auto sul lato alto della piazza, mentre sull'altro l'acqua si alzava. Un giorno anche il nostro palazzo venne allagato. Archivi, centraline, motori degli ascensori: saltò tutto. Scendemmo a piedi, al buio, le scale, uscimmo sulle passerelle dei pompieri. Una volta fuori c'era da guadare, l'acqua alla cintola. Le scale della MM3 affondavano nel fango. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
© Ilfoglio.it - Il Seveso, meditante sempre nuove evasioni