Secondo Paolo Strippoli per il cinema di genere in Italia c’è ancora molta strada da fare
Ogni volta che nel panorama del cinema italiano compare un nuovo horror tutti gridano al miracolo. Miracoli che è in grado di compiere il protagonista de La valle dei sorrisi, terza regia nel lungometraggio per Paolo Strippoli, anche sceneggiatore insieme a Jacopo Del Giudice e Milo Tissone. Il giovane Matteo Corbin (Giulio Feltri) viene considerato un santo nel paesino immaginario di Remis, dove ai suoi cittadini basta un abbraccio del ragazzo per sentir scomparire ogni dolore. La novella di Strippoli – con protagonisti anche Michele Riondino e Romana Maggiora Vergano – è un saggio su come reprimere il male non porti a nulla se non ad altro male, con la compressione della sofferenza che finisce per tornare indietro come un boomerang, chiedendo anche gli interessi. 🔗 Leggi su Gqitalia.it
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Secondo l'ex direttore del principale quotidiano di riferimento del centrosinistra, la Flotilla è colpevole di «violare le acque internazionali» (sic) e ha rischiato di creare un conflitto. - X Vai su X
Paolo Strippoli: «Non sono un regista horror: voglio raccontare storie che piacciono alla gente. Reprimere il dolore è sbagliato: la sofferenza è sgradevole, ma è ciò che ... - Ne La valle dei sorrisi, il suo nuovo (bellissimo) film, il regista riflette su quanto il dolore sia necessario a renderci umani anche se in questa intervista ammette che, se potesse liberarsene, non ... Riporta vanityfair.it
Il film: “La valle dei sorrisi”, cosa si ottiene quando si rinuncia al dolore - Il barese Paolo Strippoli aveva già avuto modo di farsi notare dal grande pubblico col divertente «A Classic Horror Story», esclusiva Netflix co- Si legge su toscanaoggi.it