Blocchiamo tutto Anatomia della protesta su Telegram
Entrare in un gruppo Telegram “Blocchiamo tutto” significa affacciarsi su una realtà parallela. A prima vista sembra una normale chat di attivisti, ma basta scorrere pochi messaggi per capire che nulla è lasciato al caso. Ogni regione ha il suo canale, spesso suddiviso in sottogruppi cittadini come Padova, Treviso o Venezia, che scandiscono la geografia digitale della protesta. Dietro le icone colorate e i nickname, si muove un flusso continuo di messaggi, informazioni e indicazioni operative. C’è una disciplina silenziosa, fatta di regole non scritte e di coordinamento minuto per minuto, che trasforma queste chat in un vero e proprio quartier generale digitale. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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“Siamo in 50mila. Per la Flotilla blocchiamo tutto”. Lo annunciano gli organizzatori del corteo “Global Movement to Gaza Italia” durante il corteo partito alle 18:30 dal Colosseo e arrivato a Piramide, dove sono state proiettate le immagini degli attivisti. Per doma - facebook.com Vai su Facebook
Nelle chat "Blocchiamo tutto". Anatomia della protesta su Telegram - Quello che appare non è una chat caotica, ma un centro di comando dove si decidono spostamenti, raduni e blocchi con una precisione sorprendente ... Secondo ilgiornale.it
'Blocchiamo tutto', si allarga la protesta pro Gaza degli studenti: scuole occupate da Roma a Torino - Dopo i cortei della scorsa settimana, gli studenti tornano a far sentire la propria voce ... Lo riporta skuola.net