Strage in casa il killer confessa Mia moglie era aggressiva
Quando ieri i carabinieri lo hanno trovato, nella sua macchina nascosta in un uliveto tra alcune balle di fieno, Salvatore Ocone non ha opposto resistenza. Poi in caserma ha confessato al procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, di aver ucciso la moglie Elisabetta Polcino con una grossa pietra mentre era a letto perché era «aggressiva e autoritaria». Sempre in casa, ha usato la stessa pietra per uccidere il figlio più piccolo, Cosimo, di 15 anni, e per ridurre in fin di vita la sorella Antonia, 16 anni, sorpresa anche lei nel sonno, per poi trascinare i ragazzi con sé in una folle fuga in macchina durata dodici ore tra la Campania e il Molise: da Paupisi, piccolo paese nel Sannio in provincia di Benevento, teatro della tragedia, fino alle porte di Campobasso, dove il killer è stato intercettato. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Agtw.it. . Strage familiare a Benevento, il procuratore: «Moglie e figli uccisi in casa, da valutare la capacità di intendere di Ocone» - facebook.com Vai su Facebook
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