La lettera di Gabriela Trandafir | Ho subito gravi maltrattamenti ma nessuno mi ha ascoltata

"Si è sempre vantato di avere conoscenze tra le forze dell’ordine. Mi diceva: ‘Non è ancora nato nessuno che possa darmi contro’. Una volta uscita dalla caserma dei carabinieri di Castelfranco ero ancora più spaventata di quanto ero entrata; avevo capito per l’ennesima volta che le parole di mio marito erano vere". A raccontare ciò che stava vivendo o, meglio, subendo è stata Gabriela Trandafir, uccisa dal marito Salvatore Montefusco insieme alla figlia di lei, Renata a giugno del 2022. Quella lettera, Gabriela, la scrisse qualche giorno prima di essere ammazzata: ne aveva parlato con la sorella, Elena, spiegandole che, se le fosse capitato qualcosa avrebbe trovato alcuni fogli di denuncia nascosti sotto la ruota di scorta della sua auto. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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Utilizzo dati e privacy - Dopo la condanna a trent'anni per femminicidio e uxoricidio non riesce a darsi pace Elena, sorella di Gabriela Trandafir e zia di Renata, uccise a fucilate da Salvatore Montefusco. Segnala tgcom24.mediaset.it

Gabriela uccisa insieme alla figlia, parla la sorella: “Omicida evita ergastolo? Condanna a vita è nostra” - La sorella di Gabriela Trandafir, uccisa a fucilate insieme alla figlia Renata (22 anni) da Salvatore Montefusco il 13 giugno 2022 nel Modenese, ha affidato a un video il dolore e la rabbia per quanto ... Secondo fanpage.it

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