Bruciare e bloccare tutto in Italia non serve al popolo palestinese
C’è una domanda che bisogna porsi senza retorica: davvero paralizzare una stazione, fermare un aeroporto, incendiare un cassonetto o distruggere la vetrina di un negozio può portare un grammo di sollievo in più a Gaza o piegare le scelte di un altro Stato? Il gesto eclatante può certamente attirare le telecamere e alimentare l’adrenalina di chi lo compie, ma il risultato pratico è quasi sempre l’opposto di quello proclamato. I blocchi e le barricate interrompono servizi essenziali, rallentano chi deve lavorare, colpiscono commercianti e pendolari e aumentano la rabbia sociale dentro i nostri quartieri; trasformano la protesta in un costo immediato e tangibile per gli stessi cittadini che si vorrebbero “difendere”. 🔗 Leggi su Thesocialpost.it
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Siamo alle solite. Manifestare è un diritto costituzionale che nessuno mette in dubbio. Aggredire la polizia, bruciare foto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sfondare le vetrine, bloccare autostrade e stazioni ferroviarie è cosa profondamente diversa c - X Vai su X
La Global Sumud Flotilla si sta avvicinando a Gaza. Il blocco e l'attacco da parte di Israele potrebbero arrivare in qualsiasi momento. A quel punto sarà sciopero generale. Ovunque. Pronti allo sciopero. Pronti a convergere. Pronti a bloccare tutto. - facebook.com Vai su Facebook
Bruciare e bloccare tutto in Italia non serve al popolo palestinese - C’è una domanda che bisogna porsi senza retorica: davvero paralizzare una stazione, fermare un aeroporto, incendiare un cassonetto o distruggere la ... Riporta thesocialpost.it
Crosetto,bruciare tutto in Italia non serve ai palestinesi - "Davvero qualcuno crede che il blocco di una stazione, di un aeroporto, di un'autostrada o la distruzione di un negozio, in Italia, porterà sollievo al popolo palestinese? Si legge su msn.com